Un punto di forza della Stalla Sociale di Monastier, è senza dubbio la partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie dei soci in alcune attività di gruppo. Lo spirito è quello di una “famiglia allargata”, dove ogni occasione è buona per ritrovarsi e fare festa. Alcuni appuntamenti sono fissi, come ad esempio il Panevin e la Befana il 5 gennaio, oppure la festa di San Martino l’11 novembre. Di solito si mangia, si beve in compagnia, si fanno grandi partite a carte, si intona qualche canzone popolare, qualcuno magari racconta una barzelletta.
Così facendo, la vita in cooperativa rappresenta una palestra impareggiabile di condivisione, relazioni interpersonali, spirito di squadra. Ma anche di solidarietà. Come negli anni Ottanta, quando la Stalla Sociale fu la prima a credere nel progetto ‘Uma Vaca para os Indios’ promosso da padre Giorgio Dal Ben, missionario di Monastier che opera in Brasile.
Lo scopo dell’iniziativa, che andò a buon fine, era far diventare allevatori gli indios, proteggendoli dal pericolo di esproprio delle loro terre. Con la donazione della cooperativa, gli indios acquistarono la loro prima mandria di vacche.
Un’altra peculiarità della Stalla Sociale di Monastier, sono i viaggi turistici, iniziati per la prima volta in Francia, nel 1983, per andare a visitare i luoghi da cui provenivano la maggior parte dei bovini allevati dalla cooperativa. Da allora, tanti e tanti viaggi si sono succeduti, divenendo una vera e propria tradizione della cooperativa. In venticinque anni, i soci hanno visitato i più bei posti d’Italia e d’Europa.